APPARATI NORMATIVI, PRODUZIONE SIMBOLICA E INTERPRETAZIONE TRA ARCHEOLOGIA E ANTROPOLOGIA

Mariassunta Cuozzo, Università degli Studi del Molise

Abstract

La possibilità che le pratiche funerarie possano restituire un quadro della società di riferimento, delle sue articolazioni e del suo grado di complessità ha costituito per oltre un trentennio un argomento centrale del dibattito  nell’ambito di diversi « filoni » europei.

Pur riconoscendo che la New e la Processual Archaeology hanno rivestito un ruolo importante nel percorso verso una « archeologia sociale » delle necropoli- soprattutto in campo metodologico- oggi, qualunque indagine teorica e metodologica deve partire dal superamento di quel tipo di approccio analogico tra pratiche funerarie e struttura sociale, nella direzione  indicata dalla Post-Processual Archaeology e da altri filoni teorici di ambito francofono e italiano.

Come ho avuto modo di sottolineare più volte negli ultimi anni, tematiche privilegiate vanno oggi considerate  lo studio delle mentalità e dell'immaginario collettivo, l’indagine sui codici simbolici, le forme di comunicazione sociale, la centralità del contesto storico e sociale, le modalità d’azione delle ideologie e il ruolo attivo della cultura materiale nella costruzione sociale segnando il passaggio in archeologia- come già avvenuto nelle altre scienze sociali all’indagine sui “modi di produzione segnica” auspicata da U. Eco.

L'esplorazione della compresenza di più ideologie nell'ambito dello stesso contesto si rivela particolarmente produttiva: se, in molti casi,  il campo d’azione della comunità, di tipo normativo, è visibile nell’instaurazione di norme e divieti collettivi  che determinano il « linguaggio » complessivo delle scelte sociali, al contrario il particolarismo di gruppi antagonisti e l’incidenza di componenti segmentarie e/o individuali si manifesta attraverso l’accentuazione delle differenze.

L'indagine sull'immaginario sociale e sulle strategie della rappresentazione come parte integrante della costruzione sociale e non come suo riflesso, pertanto, sarà preferita alla nozione di ricostruzione sociale e rappresenta una base di partenza per un proficuo confronto con l’antropologia e le altre scienze storico-sociali.

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giulia osti53