In questa prima articolazione tematica saranno accolte tutte le proposte di contributo volte a ricostruire o discutere in termini critici e problematici la nozione stessa di amore in una data cultura, in rapporto sia alla sfera umana che a quella “divina” o, più latamente, “materiale”, indagando altresì le modalità attraverso le quali essa può essersi diacronicamente e sincronicamente definita e trasmessa fino ad approfondire le eventuali dinamiche che possono, nel tempo, aver contribuito più o meno consapevolmente a modificarla o alterarla in seguito al confronto o all’incontro con altre culture. - See more at: http://www.romarche.it/antarc4#sthash.Zmh6id2H.dpuf
I gesti, i segni e le espressioni dell’amore
I modi e le forme attraverso i quali l’amore viene espresso e/o può essere colto dall’interprete/osservatore sono al centro di questa seconda articolazione tematica, nella quale si cercherà di privilegiare la discussione e l’esame di quelle fonti documentarie (materiali, figurate, orali, performate o scritte) che maggiormente si prestano ad essere fraintese o distorte, come può avvenire, ad esempio, per l’azione dei filtri ideologici e dei codici simbolici connaturati alle rappresentazioni artistiche e/o alle performance rituali.
L’amore e le sue relazioni [“pericolose”]
La manifestazione di un sentimento/istinto “amoroso/sessuale” presuppone necessariamente, almeno a livello metaforico, l’esistenza di un paradigma relazionale tra chi lo esprime e chi ne è il destinatario. La connotazione di quest’ultimo può essere quanto mai varia e spaziare da una dimensione riflessiva e autoreferenziale per estendersi potenzialmente all’intera gamma di ciò che di concreto o di fittizio può essere immaginato, senza alcun limite di tempo o di spazio e, conseguentemente, senza alcun obbligo di reciprocità.