Antropologia e Archeologia a confronto: rappresentazioni e pratiche del sacro

a cura di Luigi La Rocca e Valentino Nizzo
 

Museo Preistorico-Etnografico "L. Pigorini" | Roma, 20 - 22 maggio

Il secondo incontro di studi “Antropologia e archeologia a confronto” ha come obiettivo quello di affrontare, nello specifico, alcune delle tematiche rimaste inevitabilmente e volutamente a margine della prima edizione del convegno, le quali possono trovare una adeguata sintesi nel concetto stesso di “sacro” che figura nel titolo della manifestazione e in quello delle sei sezioni in cui si è deciso di articolarla.
Il termine va ovviamente inteso nella sua accezione problematica, quale categoria rafforzata dalla fenomenologia religiosa e indebolita dalla prospettiva antropologica.

Fine del nostro incontro vuole essere quello di approfondire, nella duplice prospettiva antropologica e archeologica che ha contraddistinto il convegno del 2010, quelli che sono gli aspetti archetipici del senso del sacro nelle sue molteplici manifestazioni, quali possono essere colte attraverso l’indagine etnografica e/o le tracce che se ne possono individuare grazie alla ricerca archeologica.

La sede prescelta per la manifestazione sembra già di per sé appianare tale distanza, offrendo in un unico luogo alcune delle testimonianze più importanti della preistoria e protostoria italiana e dell’etnografia mondiale, discipline nate e sviluppatesi a partire dal medesimo impulso nella seconda metà dell’Ottocento. È proprio in questo periodo, infatti, che si colloca la fondazione del Museo Preistorico-Etnografico di Roma, espressione di un tempo in cui, più di quanto accada oggi, archeologia e antropologia venivano considerate due facce della stessa medaglia.

Nel corso delle due giornate, esperti di entrambe le discipline si confronteranno sulle questioni cardine del “sacro”, analizzandole attraverso il filtro della documentazione
e della ricerca archeologica ed etno-antropologica, in un percorso che, di relazione in relazione, si snoderà attraverso sei distinte unità tematiche che, a nostro avviso, dovrebbero fornire una adeguata esemplificazione di quelli che sono o possono essere i suoi principali tratti caratterizzanti, in una prospettiva che ne valorizzi gli aspetti archetipici a prescindere da limitazioni di carattere cronologico e/o spaziale che circoscrivono, inevitabilmente, l’esperienza di ogni studioso e ricercatore.