Universalità di un sentimento insondabile

Dino Burtini

Il mistero dell’attrazione è insondabile, ma chi di voi non ha provato almeno una volta nella vita l’incanto dell’amore, l’innamoramento, la passione? Si tratta di un’esperienza così universalmente diffusa che sfugge da qualsiasi definizione: “Amore, impossibile a definirsi!” direbbe Giacomo Casanova.

Come ogni altro fenomeno umano l’amore può essere descritto, non mai compreso nel suo insondabile mistero, attraverso la teoria della complessità. L’essere umano ha vari livelli di complessità fra loro intersecati: il livello biologico, che si mescola con il livello mentale e psichico, entrambi influenzati e, che a loro volta influenzano il terzo livello, quello socio-culturale. La dimensione socio-culturale implica il vasto e intricato campo delle relazioni, e così accade soprattutto per l’amore. In latino amore si dice studium…ed è incredibile come questi due termini siano collegati,. Non ci può essere amore senza studio, senza cioè la conoscenza dell’altro, il desiderio di approfondire i labirinti misterici delle proprie interiorità.

Anche nel linguaggio comune si dice che due persone hanno una “relazione amorosa”, o dei “rapporti erotici e sessuali”. Se nella nostra civiltà si tende a privilegiare di volta in volta uno di questi livelli della complessità irriducibile dall’essere, nelle culture tradizionali tutto questo è rappresentato nei numerosi rituali legati all’arte di amare.

L’antropologia culturale sottolinea come la legge universale delle culture sia la legge della reciprocità, riscontrabile nelle regole che presiedono le operazioni di scambio. Lo scambio coinvolge tre aspetti: lo scambio comunicativo, lo scambio di beni economici e lo scambio dei membri di un clan o di un villaggio attraverso l’elaborazione di alleanze matrimoniali; da qui originano feste della pubertà, rituali d’amore e d’unione e tabù tipici di ogni cultura (es: tabù suvasova tra i melanesiani).

L’amore e la sessualità sono una chiave perfetta per cogliere i dati fondamentali di una cultura, perché esso interessa la sfera più profonda della personalità umana, contengono significati psicologici e antropologici: prodotti, a volte conflittuali, di pulsioni naturali frammiste ad esperienze sociali, morali e religiose.

L’amore e l’eros diventano veicolo di relazioni e scambi comunicativi tra gli uomini.