Lezioni: Gli Etruschi senza mistero

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Nei giorni 23-25 maggio si è tenuto un ciclo di tre conferenze/lezioni (La scoperta degli Etruschi. Dall'Etruscheria all'Etruscologia; Tirreni ed Etruschi: radici storiche, politiche e ideologiche di un presunto mistero; Gli Etruschi fra l'Europa e il Mediterraneo: dalla prima età del Ferro all'Orientalizzante. Politica, Economia e Società) strutturato in moto tale che ciascuna lezione facesse da eco all'altra ma, al tempo stesso, ognuna potesse definirsi indipendente. 
Il quadro finale è risultato piuttosto completo rispetto alla tematica espressa dal titolo del ciclo: "Etruschi senza mistero".

È dunque emerso che i misteri di cui si è parlato e che sono stati inseriti nel titolo non esistono, sono costruzioni ideologiche o, in alcuni casi, stimoli derivanti da un approccio al mondo antico che cerca di sfruttare la curiosità - e, talvolta, l' "ignoranza" - delle persone in modo da attrarre e vendere il proprio "prodotto".

La ricerca tenta, invece, di rispondere alle domande. Più che di misteri potremmo, dunque, parlare di domande che aspettano una risposta. E la ricerca insegna anche che la prospettiva muta con il variare dell'angolazione di chi indaga.

Di seguito, gli articoli presenti nei numeri di Forma Urbis (maggio, giugno 2013):


Ciclo di conferenze sul mondo degli Etruschi, 2013
di Valentino Nizzo 

01. La scoperta degli Etruschi
Ciò che oggi tutti noi tendiamo a dare per scontato, del nostro presente così come del nostro passato, è spesso frutto di un percorso complesso e intrigante, sviluppatosi talora nell'arco di più secoli. Lo studio di questo percorso può quindi costituire un'occasione unica per comprendere meglio il nostro passato remoto così come quello prossimo, poiché la Storia e la percezione che di essa si ha nel tempo non è costante ma muta col mutare delle persone, delle mode, del gusto e delle ideologie. La storia della scoperta degli Etruschi è quindi un modo per conoscere alcuni aspetti meno noti di questo popolo e del modo in cui generazioni di storici, linguisti, filologi e archeologi, a partire dall'umanesimo, hanno contribuito a svelare progressivamente il mistero, restituendolo alla dimensione in cui oggi lo conosciamo.

 

02. Gli Etruschi senza mistero
La cronaca del quotidiano così come quella del passato si vela di "mistero" per attrarre l'attenzione del pubblico e distoglierlo dal confronto con un reale spesso assai poco e meno intrigante. Più di altre popolazioni dell'Italia preromana, gli Etruschi sono stati fin dall'antichità avvolti da un alone misterioso che, in modi spesso assai diversi, si è cercato di svelare, limitandosi talvolta ad aggiungere all'arcano fantasia e immaginazione. Il tema delle loro "origini", ad esempio, è uno di quelli dibattuti da più tempo ma rispetto al quale l'archeologia ha da anni le sue risposte che, seppur mai del tutto risolutive, contribuiscono alla ricostruzione della loro storia più di quanto --è naturale-- la semplice fantasia non sia in grado di fare.

 

03. Gli Etruschi fra l'Europa e il Mediterraneo
Tra il X e il VII secolo a.C. l'area che poi in epoca storica coinciderà con quella occupata dagli Etruschi è interessata da un fermento e un generalizzato rinnovamento culturale da molti fatto coincidere con l'etnogenesi (l'origine etnica) della civiltà etrusca. Nella prima fase dell'età del Ferro, Lazio settentrionale, Toscana, Emilia-Romagna e alcune porzioni dell'attuale Campania cominciano a presentare tratti culturali e rituali comuni, denominati tecnicamente Cultura Villanoviana, dal sito in cui, nella seconda metà dell'Ottocento, hanno avuto luogo le prime scoperte. Uno sviluppo economico e politico repentino, tra il IX e l'VIII secolo a.C., avrebbe condotto tale Civiltà ad arrivare preparata all'impatto con il mondo ellenico e orientale all'epoca della prima colonizzazione greca. Da questo confronto sarebbe scaturita, a partire dalla fine dell'VIII secolo, una vera e propria rivoluzione nell'immaginario figurativo, culturale e artistico, nonché in quello sociale e politico, nota come periodo Orientalizzante e conosciuta ai più per lo splendore e la munificenza delle sue testimonianze, tali da imprimere, già nell'immaginario degli antichi, l'idea di una origine orientale degli Etruschi.