Laboratori didattici

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I laboratori didattici consentono al pubblico di vivere in prima persona esperienze legate alla storia e all'archeologia sperimentale.
Dalla simulazione di scavo alle tecniche di lavorazione della ceramica nell'antichità, dalla preparazione del pane al conio delle monete.


Lo scavo stratigrafico e la relativa documentazione sono gli strumenti principali di indagine dell'archeologo, senza i quali non sarebbe possibile recuperare e registrare le informazioni necessarie a fornire una lettura scientifica del contesto.
Il laboratorio prevede la simulazione realistica di tutte le fasi dello scavo: ricognizione di superficie, scavo, compilazione del diario di scavo, schede U.S. (Unità Stratigrafica), documentazione fotografica, pulizia dei materiali, catalogazione, restauro e disegno.


In archeologia la ceramica è considerata come l'elemento datante per eccellenza, in quanto reperto più diffuso e che registra fedelmente il variare nel tempo di mode, funzioni, tecniche e simboli.
Ma quale importanza aveva invece per le società antiche? Quali erano le tecniche di lavorazione utilizzate nei diversi periodi storici?


Tecniche di preparazione e rievocazione storica delle varie fasi della raccolta del grano, della macina, dell'impasto e della cottura del pane.









Eco di sapori dall'antichità, supplemento al numero di luglio/agosto 2012 di Forma Urbis


Con il sistema del baratto ogni bene veniva scambiato con altri beni, e quindi ogni cosa aveva un prezzo in termini di confronto con le altre. Più tardi, la natura stessa dell'economia di base impose un'alta specializzazione del lavoro, nel senso che ogni soggetto si doveva necessariamente dedicare solo alla produzione di un insieme ristretto di beni o alla prestazione esclusiva di certi servizi.
Si rese così necessario adottare un oggetto di scambio intermedio in grado di facilitare le transazioni e risolvere i problemi intrinsechi al baratto stesso.